

Sered'
Campo Nazista
Luogo: Slovacchia
Tipologia: transito, lavoro
Apertura: settembre 1941
Liberazione: 31 marzo 1945
Numero morti: 10.000 persone
Visitabile: sì
STORIA
Il campo di concentramento di Sereď, situato nella Slovacchia occidentale, fu istituito nel settembre 1941 come campo di lavoro per la popolazione ebraica, in seguito all'emanazione del Decreto governativo n. 198/1941, noto come "Codice ebraico", che privò gli ebrei slovacchi dei diritti umani e civili.
Il campo era composto da diverse manifatture che producevano prodotti di falegnameria, giocattoli, abbigliamento e altri beni. Durante la prima ondata di deportazioni, Sereď fungeva da centro di detenzione temporanea per gli ebrei destinati ai campi di lavoro forzato nella Polonia occupata; la maggior parte di loro non sopravvisse.
Nel settembre 1944, il campo passò sotto il controllo delle SS e fu trasformato in un campo di concentramento. Sotto il comando di Franz Knollmayer, le SS commisero gravi atrocità contro i prigionieri, tra cui torture, omicidi e stupri. Successivamente, Knollmayer fu sostituito da Alois Brunner, incaricato di risolvere definitivamente la "questione ebraica" in Slovacchia. Sereď divenne il principale campo di concentramento per la seconda ondata di deportazioni: furono organizzati 11 trasporti ferroviari che deportarono i prigionieri verso Auschwitz, Sachsenhausen, Ravensbrück e Theresienstadt. L'ultimo trasporto lasciò Sereď il 31 marzo 1945, poco prima della liberazione del campo da parte dell'Armata Rossa.
Oggi, il sito del campo di Sereď è stato trasformato in un museo dell'Olocausto, inaugurato nel gennaio 2016, che funge da memoriale per le migliaia di ebrei slovacchi assassinati.
DEPORTATI ITALIANI
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Non ci sono evidenze documentate di deportati italiani in questo campo.