INGHILTERRA
LO SCOPPIO DELLA GUERRA
3 settembre 1939, Inghilterra e Francia sono costrette a dichiarare guerra alla Germania dopo che, avendo ignorato l’ultimatum che intimava ai nazisti di ritirare le forze armate in Polonia, hanno conquistato il Corridoio di Danzica (al confine tra Polonia e Germania). La Germania tenta di rimediare inviando un trattato di pace alle due nazioni che però il 6 ottobre rifiutano, iniziano coì le manie espansionistiche di Hitler.
L’obiettivo dell’Inghilterra diventa quello di frenare nel modo più efficace possibile l’espansione nazista:
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In Norvegia: sbarcano in alcuni punti strategici dello stato per tentare di bloccare l’avanzata tedesca verso nord. La campagna non andò a buon fine poiché nel giro di poco tempo si ritrovarono completamente accerchiati dalle truppe tedesche e assediate dall’aviazione nemica.
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In Francia: immediatamente l’Inghilterra sposta la sua attenzione nel territorio tra la Francia e il Belgio perché si aspettava un attacco su quel fronte da parte del nemico, tuttavia la Germania sceglie di entrare in Francia passando per il confine tra Paesi Bassi, Belgio e Lussemburgo circondando così le truppe inglesi, tanto che il comandante delle forze di spedizione britanniche John Gort si vede costretto a dare l’ordine di ripiegare su Dunkerque.
Dopo la conseguente conquista della Francia l’attenzione tedesca si sposta sul Regno Unito, in particolare l’area della Manica, in modo da ostacolare la marina britannica.
La strategia della “guerra lampo” tedesca, che consisteva nell’attacco aereo dei punti strategici di un territorio per poi far subentrare le truppe terrene e dare il colpo di grazia, non è stato efficace nel caso dell’Inghilterra perché la RAF (Royal Air Force) inglese era molto più avanzata ed efficiente rispettoall’aviazione tedesca. Gli inglesi inoltre possedevano uno strumento ignoto ai nazisti: il radar. L’insuccesso dei nazisti durante questa campagna ha dato un’importante svolta alla guerra dal momento che dovettero stravolgere tutti i loro piani di conquista che non prevedevano che il Regno Unito mantenesse il controllo dell’aviazione della Manica.
LA GUERRA NEL DESERTO
Nell’estate del 1940 inizia l’offensiva italiana in Egitto, capitanata dal maresciallo Rodolfo Graziani. Le truppe italiane tuttavia erano numericamente inferiori e meno equipaggiate rispetto alle forze britanniche, tanto che nel giro di pochi mesi, a dicembre dello stesso anno, gli inglesi riescono a escludere il nemico dal territorio della Cirenaica.
Dopo la sconfitta Mussolini chiede aiuto all’alleato Hitler il quale manda un corpo armato passato alla storia come Afrikakorps, guidato da Erwin Rommel, che riesce a risollevare le forze alleate e conquistare il territorio della Cirenaica, tralasciando però la città di Tobruch, nel 1941.
Viene il turno dell’Inghilterra di rispondere all’attacco e con una nuova offensiva, chiamata Operazione Crusader, riescono a guadagnare ancora i loro territori fino alla Tripolitania (territorio della Libia occidentale).
La battaglia di Ain el-Gazala
È uno dei più grandi successi dell’esercito italo-tedesco in Nord Africa: Rommel è stato in grado di arrivare fino alla fortezza di Tobruk per poi penetrare l’Egitto fino ad El Alamein nell’agosto del 1942. Dopo la vittoria Rommel ha chiesto che le truppe destinate all’invasione di Malta fossero spostate in Africa per un’ulteriore espansione in Alessandria e verso il Canale di Suez, questo ha permesso agli inglesi di continuare a ricevere rifornimenti dal Mediterraneo.
Nell’autunno del ’42 ciò ha consentito ai britannici di vincere la Seconda battaglia di El Alamein sbaragliando definitivamente le forze italo-tedesche che lasciarono la Libia il 23 gennaio 1943 con la caduta della capitale Tripoli.
Allo stesso tempo in Marocco e in Algeria sbarca l’esercito anglo-americano l’8 novembre 1942.
L’esercito italo-tedesco era numericamente inferiore e meno rifornito rispetto a quello degli Alleati, così il 13 maggio 1943 si arrende ponendo fine alla campagna in Nord Africa.
LA BATTAGLIA DELL’ATLANTICO
Questa battaglia ha coinvolto la flotta navale degli Alleati e quella dei Tedeschi, ha proseguito per quasi l’intera durata della seconda guerra mondiale, con particolare importanza nell’anno 1943.
L’inizio della battaglia è stato causato dalla marina militare tedesca che voleva ostacolare il continuo rifornimento da parte degli Stati Uniti della Gran Bretagna prima e dell’Unione Sovietica successivamente.
Questi rifornimenti erano inviati tramite convogli che attraversavano l’Atlantico scordati dalla flotta britannica, canadese e statunitense. Il piano di Hitler era quello di evitare di infastidire la flotta statunitense per non fornire pretesti agli Stati Uniti per attaccare la Germania, anche se non sempre gli ordini vennero rispettati. La battaglia ebbe un’importante svolta nell’aprile del 1943, quando gli inglesi furono in grado di equipaggiare la propria flotta con nuove tecnologie all’avanguardia: il radar e il sonar. Dopo questa svolta nel 1944 la Germania è stata protagonista di alcune vittorie parziali, ma non è stata comunque in grado di fronteggiare la supremazia della flotta degli Alleati e nel 1945 ha visto la sconfitta definitiva.
LA LIBERAZIONE DELL’ITALIA
A partire dal 1943 le truppe Alleate e quindi anche gli inglesi si impegnarono nella liberazione del territorio italiano dal regime nazi-fascista: gli alleati sbarcarono in Sicilia con un’operazione che ha avuto il suo inizio il 8 luglio del 1943 e prese il nome di Husky.
Lo sbarco è avvenuto il 10 luglio, già dal 14 gli Alleati sono stati in grado di conquistare Ragusa e Comiso. L’esercito nazi-fascista si è reso coto dopo poco che non era assolutamente in grado di fronteggiare le truppe Alleate, così entro il 17 agosto venne attuata la completa ritirata dell’esercito e gli Alleati sono stati in grado di occupare la Sicilia.
Le conseguenze dell’occupazione sono state notevoli ed immediate, il governo ha votato la sfiducia Mussolini che è stato successivamente arrestato ed esiliato, viene costituito un nuovo governo con a capo il generale Badoglioche ha portato avanti un’intesa con gli Alleati che hanno offerto protezione a lui e al re nella città di Brindisi.
L’Italia si ritrova nel giro di poco divisa in due grandi zone: a sud permane l’occupazione degli Alleati che puntano alla totale sconfitta della Germania e nel centro-nord la dominazione nazista.
Nel gennaio del 1944 le truppe anglo-americane sbarcano ad Anzio (un territorio del Lazio) per poter risalire tutta la penisola: partendo da Roma, poi Ancona, Firenze fino alla Linea Gotica (uno sbarramento tedesco sugli Appennini in Emilia).
LO SBARCO IN NORMANDIA
L’operazione dello Sbarco in Normandia rappresenta una delle più grandi imprese della seconda guerra mondiale e il movente che ha reso possibile la sconfitta definitiva della Germania.
Lo sbarco è avvenuto via mare il 6 giugno 1944 (originariamente era stato previsto per il giorno precedente, però venne rinviato a causa del meteo). I protagonisti furono 156mila uomini dell’esercito degli Alleati che sono sbarcati su 5 spiagge a ovest della Francia; ai britannici, aiutati dai canadesi, vennero assegnate le spiagge denominate Gold, Juno e Sword furono accompagnati da circa 6.500 imbarcazioni e una flotta di 11.000 aerei.
L’aviazione Alleata ha svolto un compito di vitale importanza poiché ha interrotto le vie di comunicazione e approvvigionamento tedesche, in modo tale da permettere agli eserciti di spezzare la resistenza costiera e introdursi nel territorio più interno.
Dopo la conquista di Cherbourg, un punto strategico fondamentale, seguì più di un mese di battaglie sanguinose per arrivare nella sacca di Falaise e raggiungere Parigi il 25 agosto 1944.
LA CONFERENZA DI MALTA E LA FINE DELL’ORRORE NAZISTA
Con la liberazione della Francia, l’entrata a Varsavia dell’Armata Rossa e l’occupazione anglo-americana nel sud Italia la Germania si ritrova circondata. Con la Conferenza di Malta che avvenne nel febbraio del 1945, Churchill, Roosevelt e Stalin concordarono per sferrare l’attacco finale al nazismo.
L’Inghilterra, insieme alle truppe americane, si occupa di invadere la Germania e raggiugere la Pianura Padana in Italia per liberarla completamente dal regime nazi- fascista.
L’8 maggio 1945 la Germania si arrende e firma la resa senza imporre condizioni.


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