

Bolzano
Campo Nazista
Luogo: Italia
Tipologia: transito
Apertura: estate 1944
Liberazione: 3 maggio 1945
Numero morti: 300 persone
Visitabile: sì
STORIA
Il campo di transito di Bolzano ha aperto le su funzioni di campo nazista nel 1944 ma già dal 1942 fungeva da lager fascista per prigionieri di guerra alleati.
I deportati entrati nel campo sono tra le 9000 e le 9500 anche se per decenni era diffusa l’ipotesi di numeri molto maggiori in quanto l’ultimo numero di matricola tatuato era l’11115 e si sa che circa 400 ebrei transitati non sono stati immatricolati, in realtà a Bolzano la numerazione iniziò da 2979, anche se Mike Bongiorno, uno dei detenuti di Bolzano, ha il numero 2264. I deportati erano principalmente italiani del centro-nord arrestati dalla RSI e consegnati alle SS, principalmente si trattava di oppositori politici ma ci sono stati anche ebrei, disertori della Wehrmacht e loro familiari, zingari e testimoni di Geova. Circa 3500 deportati sono stati trasferiti nei campi di sterminio del Reich, altri sono stati usati come schiavi in loco si nei laboratori che nelle aziende vicine.
Alla fine della guerra gli internati venivano liberati per evitare l’occupazione alleata e il 3 maggio del 1945 il campo è stato dismesso, tutta la documentazione a riguardo è andata persa.
Nel campo era presente un’organizzazione di resistenza con ramificazioni interne ed esterne al campo, si tratta di una resistenza classificabile in tre diverse classi: politica del CLN e delle brigate, cristiana e spontanea. Le attività di resistenza coinvolsero decine di persone che riuscivano a far entrare ed uscire le notizie dal campo. All’interno del campo si trovava un comitato clandestino che nasce con il campo e che lavora a contatto con il comitato clandestino di Bolzano, questa rete ha reso possibile uno scambio di beni di prima necessità e una serie di fughe, ne sono documentate circa cinquanta.
Oggi nel luogo del campo sorge un complesso di case popolari degli anni ’69, rimane poco del campo che è sotto la tutela delle belle arti e restaurato. All’entrata principale si vedono illustrazioni raffiguranti la memoria dei deportati. Nel 2005 il comune ha bandito un concorso artistico e le opere vincitrici si trovano nei pressi dell’ex-lager. Nel 1985 il comune ha fatto erigere un monumento ed una stele in memoria delle vittime del campo. Nel 2012 è stato inaugurato il Passaggio della Memoria facendo dell’entrata al campo un luogo di memoria con tabelle esplicative. Nel 2019 è stata posta un’installazione permanente che proietta i nomi degli internati.
DEPORTATI ITALIANI
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Bolzano è un luogo di sofferenza e di memoria, dove le nostre vite sono state spezzate, ma il nostro spirito ha trovato la forza di resistere. La nostra memoria è ciò che rimane, e nessuna prigionia può togliercela.
- Silvio Pizzinelli
VITTIME
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Giuseppe Levi
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Alessandro Luppi
SOPRAVVISSUTI
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Antonio Fava
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Silvio Pizzinelli
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Giulio Nascimbeni