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Dachau

Campo Nazista

Luogo: Germania

Tipologia: lavoro, concentramento, sterminio

Apertura: 22 marzo 1933

Liberazione: 29 aprile 1945

Numero morti: 41.500 persone

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STORIA

Fu il primo campo nazista, aperto il 22 marzo 1933 su richiesta di Heinrich Himmler appena un mese dopo l'ascesa al potere di Adolf Hitler. Prende il nome dalla cittadina in cui fu costruito, Dachau per l'appunto, a sud della Germania.

 

I primi locali del lager furono quelli di una ex fabbrica di munizioni risalente alla prima guerra mondiale. All'inizio della sua progettazione l'idea era quella di usare il campo come luogo di custodia preventiva e per la rieducazione di politici oppositori, che avveniva anche attraverso la lettura del Mein Kampf di Hitler.

 

L'11 aprile dello stesso anno le guardie vennero sostituite dalle SS, e significava solo una cosa: l'inizio del terrore. Già dai loro primissimi giorni di lavoro assassinarono brutalmente i detenuti. Il giorno di Natale vennero graziate 600 persone e vennero liberate.

 

Dal 15 settembre 1935, con le leggi di Norimberga, Dachau acquista giuridicamente la prova della sua esistenza. Iniziarono ad essere internati nuovi gruppi di detenuti: soggetti all'assistenza pubblica, mendicanti, senzatetto, zingari, testimoni di Geova, omosessuali ed emigranti.

 

Dal 1936 al 1938 fu demolita la fabbrica ed ampliato il campo fino alla forma attuale. Il terreno era insalubre, paludoso e desolato, non di certo adatto alla salute dei prigionieri. Vennero internati gli oppositori politici del Nazismo, arrestati anche dai territori annessi come l'Austria, e dopo la Notte dei Cristalli vennero internati 10.911 ebrei tedeschi ed austriaci.

Dal 1940 iniziarono le deportazioni dalla Polonia, fu costruito il primo forno crematorio operativo in una baracca. il Reich diede il via quest'anno allo sterminio totale di milioni di oppositori, e le armi principali furono il lavoro forzato e la denutrizione, chi fosse risultato inutilizzabile al lavoro veniva eliminato. essere inviati nei campi voleva dire solo essere condannati a morte senza alcuna alternativa.

 

Nel 1941 venne deciso che tutti i campi gestiti dalle SS diventassero campi di sterminio, iniziarono le uccisioni di massa con soppressioni sempre più "scientifiche". Le principali vittime furono gli ebrei e le etnie definite "sub-umane" (untermenschen) come i polacchi, i russi, gli zingari e gli slavi. Ma a queste etnie si aggiunsero anche tutti coloro che avevano una "vita indegna" , vale a dire: gli asociali, gli oppositori, gli omosessuali, gli inabili al lavoro e i disabili. Tra le prime uccisioni di massa a Dachau ricordiamo quella di 4000 prigionieri di guerra sovietici.

 

Nel 1943 iniziarono le costruzioni di oltre 150 campi satelliti, in cui i deportati furono costretti ai lavori forzati per l'industria bellica del Reich.

 

Un anno dopo ammontarono a oltre 10.00 ebrei vittime dei lavori forzati, alla fine dell'anno i deportati erano più di 63.000, i prigionieri versavano in condizioni igieniche infime e l'affollamento provocò un'epidemia di tifo. Sempre nel 1944 venne inaugurato il forno crematorio in muratura a Dachau, con quattro forni e un'ampia camera a gas.

Durante le marce di evacuazione del 1945 morirono migliaia di persone per il tifo e la denutrizione, questa strage denominò l'evacuazione come "Marcia della Morte". II 29 aprile 1945 l'Esercito degli Stati Uniti liberò il campo, molte SS vennero fucilate dai soldati americani. A luglio dai 25 ai 30.000 funzionari delle SS vennero imprigionati nel campo stando in attesa del giudizio. Dal 15 novembre al 13 dicembre si svolse nell'ex lager il Processo di Dachau che condannò 36 imputati su 40. Il 16 ottobre 1946 vennero cremati i gerarchi nazisti impiccati a Norimberga per crimini contro l'umanità, i processi a seguito della seconda Guerra Mondiale e l'Olocausto preseguirono fino al 1948, anno in cui le autorità americane consegnarono Dachau a Monaco di Baviera perchè lo utilizzasero come campo profughi per i tedeschi espulsi dalla Cecoslovacchia. Il campo rimase base americana fino al 1960. Sotto le pressioni degli ex-deportati nel 1955 iniziarono a lavorare per il Memorial di Dachau inaugurato a maggio del 1965, rendendo Dachau un museo internazionale (KZ- Gedenkstatte Dachau).

 

Nel primo periodo dell'esistenza del campo, che possiamo definire tra il 1933 e il 1934, i prigionieri del campo erano gli oppositori politici che dovevano essere rieducati. Questo processo avveniva tramite il lavoro duro e l'indottrinamento; questa rieducazione avveniva anche con l'accesso ai materiali propagandistici, le riunioni del regime, corsi, dibattiti e con l'ascolto forzato dei discorsi di Hitler, questo continuo indottrinamento avveniva anche con continue marce tra gli edifici del lager sulle cui pareti erano dipinte le frasi della dottrina nazionalsocialista.

Questi primi mesi mostravano ancora un campo umano, a parte qualche episodio di violenza e la disciplina molto rigida. Solo successivamente i prigionieri si ampliarono anche ad ebrei e minoranze sgradite, quali i testimoni di Geova, gli omosessuali, gli emigranti, gli zingari, prigionieri polacchi, russi e così via. Con l'inizio del controllo da parte delle SS del campo di Dachau il regime di vita divenne sempre più rigido.

 

Il secondo periodo, che va indicativamente dal 35 al '39, vide un aumento esponenziale degli internati nel campo. Dal '36 la polizia arrestò e deportò i "parassiti dello Stato", tra cui i mendicanti e nullafacenti, anche chiamati Asociali, oltre che i malati mentali. Nello stesso anno iniziarono le costruzioni dei nuovi plessi del campo, che renderanno Dachau l'immenso complesso che conosciamo, e i deportati furono sfruttati per cominciare l'edificazione di nuovi campi di concentramento che seguirono il campo di Dachau diventando altrettanto tristemente famosi. Gli anni successivi furono una sorta di transizione, il regime di terrore era già instaurato e le punizioni, anche per le trasgressioni minori, consistevano in torture, come quella di appendere i prigionieri per i polsi legati dietro la schiena senza poter toccare terra, frustate, o la "Scatola" un cubicolo delle dimensioni di una cabina telefonica in cui detenuti venivano stipati anche in 3 o 4 ed erano costretti lì per tre giorni e tre notti senza mangiare, bere o servizi igienici.

Ma le torture non si limitavano a queste, c'era il Moor Express, ideata dalle SS, dove i prigionieri venivano legati a dei carri come fossero degli animali da traino e dovevano correre per 8 o 10 ore al giorno trainando il carro in giro per il campo, le "Piantagioni, dove i detenuti (specialmente ecclesiastici ed ebrei) dovevano lavorare a mani nude con qualsiasi tempo, le terre strappate alle paludi divennero campi coltivati, a costo di centinaia di vite.

 

Venne introdotto un nuovo sistema di identificazione dei prigionieri e nel 1937 e 1938 l'area del campo si ampliò ancora di più, vennero costruite baracche di legno, un bunker con piccole celle di tortura, una fattoria e altri edifici. Dachau aveva un sistema di prigionia terrificante, venivano rinchiusi i NN (Nacht und Nebel), non potevano vedere nessuno e non erano mai portati all'aria aperta, per anni furono condannati all'isolamento totale spingendoli quasi alla pazzia. La notte prima della liberazione del campo furono portati sui Treni della Morte, di loro non si seppe più nulla. Ad agosto del 1938 venne composta la Canzone di Dachau, una marcia scritta da Jura Soyfer.

 

Sempre nel 1938 avvennero delle ispezioni dei campi, che lasciarono soddisfatti i revisori, Guillaume Favre, membro del Comitato internazionale della Croce Rossa, commentò molto favorevolmente il campo, ignaro delle atrocità che si svolgevano dietro il filo spinato. Nel 1939, prima dello scoppio della guerra, le persecuzioni agli ebrei divennero sempre maggiori, e vennero emanate leggi per espropriarli delle loro proprietà.

Il 1° settembre 1939 scoppiò la Seconda Guerra Mondiale, il campo iniziò a popolarsi di una maggiore quantità di prigionieri,

quest'ultimi vennero impiegati nell'industria bellica, ma anche cave e ovunque servisse manodopera a basso costo.

 

Le normative sull'eutanasia diminuirono i detenuti infermi, perché venivano semplicemente uccisi. Nel '40 il controllo del campo passò alle SS a capo degli armamenti e vennero costruite delle fucine, falegnamerie e sellerie, per affrontare il numero sempre crescente di morti venne installato un crematorio camuffato come casa bavarese.

 

A Dachau vennero rinchiusi numerosi esponenti ecclesiastici, grazie a degli accordi con il Vaticano i sacerdoti avevano un trattamento speciale, a uno di questi venne autorizzato di celebrare la Messa, da aprile del '41, grazie a dei finanziamenti della Chiesa il clero ebbe razioni di cibo migliori, questo non fece che portare a una reazione degli altri detenuti che costrinse ad annullare questo privilegio. Dal 1° giugno fu istituito il registro dei Decessi, fino ad allora i morti totali ammontavano a 3486.

 

Da ottobre 1941 iniziarono ad arrivare i prigionieri di guerra sovietici, con la guerra contro l'URSS Dachau ospitò anche ragazzini tra i 12 e 15 anni, perfino di 7, ma cosa fu di loro non è scritto nei registri né ci è dato saperlo. Nel '41 la Germania vince su tutti i fronti, Hitler vede la sua utopia realizzarsi e promette "mille anni di felicità al popolo tedesco", che voleva intendere l'estinzione dai suoi territori di tutte le persone considerate indesiderabili in un "sol colpo" e una volta e per sempre.

Di conseguenza tutti i campi in mano alle SS divennero campi di sterminio di base, dai possedimenti dei prigionieri i tedeschi ricavarono tonnellate di oro, platino, argento e altri metalli pregiati oltre che pietre preziose, valute sia nazionali che straniere, Titoli di Tesoro ed Azioni che ammontavano a miliardi di marchi, beni mobili ed immobili, opere d'arte e ogni tipo di suppellettili; per non parlare del lavoro a costo zero dei milioni di lavoratori schiavi, così facendo più deportavano, più uccidevano e più guadagnavano nel farlo. Sempre nel 1941 le SS iniziarono a usare, prima nel cortile del bunker di Dachau e poi a Heberthausen, i prigionieri sovietici per esercitarsi al tiro, le vittime salirono a 30.000, altre migliaia morirono di fame, stenti e per condizioni di vita infernali del campo.

 

La maggioranza delle morti nel campo di Dachau avvenne tra il 1942 e il 1945, a causa delle uccisioni sempre maggiori fu necessario costruire un forno crematorio i muratura più grande, con quattro forni al interno; ma i forni di Dachau come quelli degli altri campi non è esattamente un forno per la crematura dei copri, è un inceneritore, attivo continuamente, non c'era un periodo di raffreddamento o di raccolta della ceneri, senza pause consentiva il risparmio del combustibile e un'efficienza più elevata, che nei campi di sterminio era richiesta, la stessa ditta dei forni disse che era possibile "cremare dai 50 ai 100 cadaveri al giorno" ed le cremazioni potevano "essere effettuate incessantemente giorno e notte, senza che ciò ne risulti di sovraccarico per il forno". A pieno regime si stima che un cadavere veniva bruciato tra i 10 e i 15 minuti.

Ma neanche questa spaventosa efficienza dei forni consentiva il totale smaltimento dei corpi, tanto che furono necessari gli scavi di fosse comuni. Le ceneri, prima mischiate e riconsegnate alle famiglie, poi vennero usate come concime o vennero buttate in una fossa. Nell'edificio del forno c'erano anche quattro stanzine in cui la biancheria veniva sterilizzata e disinfestata da pidocchi e altri insetti, ma soprattutto serviva per il riciclo degli abiti delle vittime.

 

Per lo stretto scopo di sterminio venne edificata una camera a gas venduta come "sala doccia". Inutile dire che una doccia non era, da due sportelli esterni venivano immessi i cristalli di Zyklon B uccidendo così grandi numeri di vittime alla volta.

 

II 22 febbraio 1942, iniziarono e le sperimentazioni su larga scala, i medici erano incaricati di studiare gli effetti sul corpo della permanenza su alta quota e la caduta improvvisa da grandi altezze, questi studi erano utili ai piloti della Luftwaffe, queste sperimentazioni costarono la vita a 200 prigionieri.

 

Quasi contemporaneamente iniziarono gli esperimenti sullo studio dei farmaci contro la malaria e le malattie tropicali, vennero infettati 1100 prigionieri usati come cavie. Ma oltre a queste ricordiamo anche altri esperimenti, come quello di far bere acqua salata, congelare qualcuno per poi rianimarlo, la rianimazione tramite calore umano, usando delle prostitute del campo. Sono state rinvenute lettere dei medici di campo che ammettevano di aver annegato cavie umane ancora svenute.

Inoltre sono stati tentati dei modi per sterilizzare gli ebrei attraverso i raggi X e con sostanze acide inoculate nelle parti intime delle donne ebree. Precedente all'inizio delle esperimentazioni, ovvero il 2 gennaio 1942, sono iniziati i trasporti di prigionieri disabili e improduttivi verso il Castello di Hartheim, il centro di eutanasia nazista, i deportati selezionati seguivano l'Aktion 14F13 l'azione più segreta e specifica per la soppressione dei prigionieri, fossero essi malati, invalidi o inabili al lavoro. Nel 1944 i campi di concentramento orientali vennero evacuati a causa dello spostamento del fronte. A febbraio le SS fucilarono 31 soldati sovietici. L'11 maggio, per premiare il lavoro tra i detenuti e incrementare tale lavoro venne creato un bordello. Il 6 luglio arrivarono a Dachau da Compiègne, di 2521, 984 erano già morti. Contemporaneamente arrivò la notizia dello Sbarco in Normandia, continuarono incessanti gli esperimenti medici, tra cui quello dell'acqua di mare da bere.

 

Nell'agosto del 1944 venne aperto il campo femminile di Dachau. Nell'autunno il campo era sovraffollato, vennero uccisi 92 ufficiali sovietici. A novembre si ebbe un'epidemia di tifo, il tasso mortalità aumentò esponenzialmente, ad ottobre 403, 997 a novembre e 1915 a dicembre. Con l'inizio del 1945 i prigionieri da altri campi in arrivo erano sempre più numerosi, il sovraffollamento causò altre epidemie endemiche, come la febbre tifoide, questa fece salire il tasso dei a 2903 a gennaio, 3991 a febbraio e 3534 a marzo. Oltre che detenuti morirono anche medici e infermieri. Ad aprile, con gli Alleati alle porte, le SS cominciarono a bruciare i documenti, i sottocampi di Kauferinf, Augusta e Monaco vennero abbandonati, le loro guardie SS vennero trasferite a Dachau.

Un gruppo di prigionieri impiegati nell'infermeria istituirono il Comitato Internazionale dei Prigionieri, divenne subito un punto di riferimento per i detenuti e incominciò ad organizzare una sorta di resistenza interna per ridurre al massimo le conseguenze sui prigionieri delle condizioni di vita nel campo così sovraffollato.

 

Anche negli ultimi giorni di attività si videro arrivare convogli di detenuti al campo, stremati e spesso morti durante il viaggio. Il 28 aprile, per evitare perdite inutili contro gli Stati Uniti, il comandante Max Ulich organizzò la resa, questo fece esplodere una rivolta nella città di Dachau. Un'ultima forma di sterminio fu la marcia della morte, per ordine di Himmler, tutti coloro non fossero più in grado di proseguire dovevano essere fucilati e uccisi, il 14 aprile con un'ordinanza emanò il comando di massacrare tutti i prigionieri, nessuno doveva rimanere vivo nelle mani degli Alleati.

 

Un deportato di Hersbruck raccontò la sua marcia della morte attraverso la Germania fino a Dachau. L'ultimo tratto venne fatto in treno "Di cento che eravamo fatti salire su quel carro, solo io riuscii a scendere, gli altri erano tutti morti durante la nottata".

 

Domenica 29 aprile 1945, il giorno prima del suicidio di Hitler, entrarono a Dachau la 42° e la 45° divisioni di fanteria statunitensi, le SS rimaste resistettero poco.

 

Dachau fu il penultimo grande campo ad essere liberato, al suo interno erano rimasti 32.335 prigionieri.

Il tenente colonello Walter Fellenz della Settima Armata americana descrisse il saluto dei 32.000 prigionieri superstiti al loro arrivo.

 

A diverse centinaia di metri all'interno del cancello principale, abbiamo trovato il campo di concentramento. Davanti a noi, dietro un recinto elettrificato di filo spinato, c'era una massa di uomini, donne e bambini plaudenti, mezzi matti, che salutavano e gridavano di gioia + i loro liberatori erano arrivati! Il rumore assordante del saluto era di là della comprensione! Ogni individuo degli oltre 32 000 che poteva emettere un suono lo faceva, applaudiva e urlava parole di giubilo. I nostri cuori piangevano vedendo le lacrime di felicità cadere dalle loro guance.

 

Alcuni prigionieri russi guidarono gli americani nei bunker sotterranei, dopo venivano effettuati gli esperimenti, lì vi erano 20 donne e 10 SS nascoste, vennero arrestate immediatamente. Gli americani giravano per il campo mentre i testimoni raccontavano che i prigionieri erano usati come cavie ed erano anche vivisezionati senza anestesia.

 

La liberazione di Dachau lasciò l'opinione pubblica britannica e statunitense allibite perché fu il primo campo dal quale si scoprirono le atrocità e il dramma dei lager nazisti. Oltre i 32000 superstiti vennero trovate 1600 persone in fin di vita in 20 diverse baracche con 250 persone l'una, scoprirono anche 39 vagoni ferroviari contenenti altri 100 cadaveri. I detenuti continuavano a morire, c'erano cadaveri in decomposizione e si rischiavo gravi epidemie.

Vennero fatti accendere i forni e furono cremate 741 corpi, oltre che fatte scavare delle fosse comuni per gettarvi altri cadaveri arrivando a numeri impressionanti. I soldati americani erano avvezzi alla cruda atrocità della guerra, ma a Dachau piangevano alla vista di quegli scheletri viventi in "pigiama", fantasmi in piedi che provavano a sorridere o parlare, con gli occhi assenti e che spesso cadevo e spiravano. Morivano anche coloro che avevano ricevuto aiuto e finalmente avevano consumato un pasto fino al sentirsi sazi, lo stomaco era così ristretto che scoppiava letteralmente per la quantità di cibo.

 

Nonostante le cure degli Alleati le morti furono a migliaia nei giorni successivi alla liberazione e per tutto il mese di maggio.

DEPORTATI ITALIANI

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In questi giorni difficili in cui la sofferenza è insostenibile, non dimentico mai chi sono e cosa ho fatto. Spero che un giorno il mondo capisca che il sacrificio di tanti di noi non è stato vano. Ogni uomo ha il dovere di difendere la vita e la dignità, anche a costo della propria esistenza.

- Giovanni Palatucci in una delle sue ultime lettere prima della morte, scritta mentre era prigioniero a Dachau

VITTIME

  • Brichetto Arnaboldi

  • Marcello Bait

  • Lorenzo D'Angelo

  • Giovanni Fortin

  • Giuseppe Girotti

  • Carlo Manziana

  • Calogero Marrone

  • Antonino Niccolini

  • Giovanni Platucci

  • Antonio Seghezzi

  • Paolo Tallone

SOPRAVVISSUTI

  • Mario Sbardella

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