
Campo Nazista

Arbeitsdorf
Luogo: Germania
Tipologia: lavoro
Apertura: 8 aprile 1942
Liberazione: 11 ottobre 1942
Numero morti: 6 persone
Visitabile: no
STORIA
Già nel 1936, il costruttore tedesco Ferdinand Porsche ha disegnato un prototipo di utilitaria sottoponendo il progetto a Adolf Hitler; quest’ultimo apprezza la proposta ordinando la fabbricazione di un’automobile popolare a basso costo con il nome di KDF-Wagen. Ottenuta l’approvazione di Hitler e la collaborazione economica di Albert Speer, viene avviata un’apposita industria nel sobborgo di Fallersleben, una frazione di Wolfsburg, in Germania. Con l’avvicinamento della Seconda guerra mondiale, la produzione della fabbrica viene diretta quasi esclusivamente alla costruzione di mezzi ad uso militare. Nel 1942, Porsche e Speer avviano un progetto che prevede l’uso di internati del campo per una produzione a basso costo e su larga scala dei veicoli per uso privato. Quindi, il campo di Arbeitsdorf viene aperto l’8 aprile 1942, situato presso Fallersleben; vengono trasferiti dal campo di Neuengamme 800 prigionieri. La sua istituzione è funzionale per la fabbricazione di autovetture popolari.
Questo campo, eufemisticamente chiamato Arbeitsdorf (ossia “villaggio del lavoro”), rappresenta un prototipo per la collaborazione fra l’organizzazione amministrativa della SS e l’industria bellica: diventa, infatti, modello per numerosi campi nazisti istituiti dal 1943 per la produzione bellica. Ad un paio di settimane dall'apertura, vengono trasferiti altri prigionieri da Sachsenhausen; a giugno altri prigionieri vengono trasferiti da Buchenwald.
L’11 aprile 1942, sei mesi dopo la sua apertura, il campo sospende la produzione di veicoli e viene chiuso.
Il museo Stadtschloss di Wolfsburg raccoglie materiale documentario sulle vittime del nazismo in rapporto alle condizioni di lavoro in schiavitù cui gli internati erano sottoposti.
DEPORTATI ITALIANI
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Non ci sono evidenze documentate di deportati italiani in questo campo.