

Hinzert
Campo Nazista
Luogo: Germania
Tipologia: concentramento
Apertura: 1938
Liberazione: 9 marzo 1945
Numero morti: ignoto
Visitabile: sì
STORIA
Il campo è stato aperto nel 1938 per ospitare i lavoratori della Linea Sigfrido, è stato distrutto da un incendio il 16 agosto del 1939 ed è stato ricostruito ad ottobre ed abito a campo di rieducazione per i lavoratori “antisociali”. Il 1° luglio del 1940 è stato affidato all’ispettorato per i campi cdi concentramento e il 7 febbraio ne assume il comando l’ufficio centrale delle SS. Dal ’42 al ’45 è stato usato dalla Gestapo per l’area di Lussemburgo e Treviri, dopo una sostanziale autonomia Hinzert passa sotto il controllo di Buchenwald. È stato parzialmente distrutto in un raid aereo il 22 febbraio 1945 ma non ha smesso di operare per qualche settimana fino a che la maggior parte die sopravvissuti non è stata trasferita a Buchenwald per poi essere lasciato. Gli alleati sono entrati nel campo deserto il 9 marzo del 1945, hanno spedito le salme ai paesi di origine dando loro una sepoltura dignitosa.
Nonostante molti prigionieri hanno solo transitato temporaneamente nel campo di Hinzert altrettanti sono rimasti fino alla liberazione e ne hanno conosciuto la vita. Gli episodi di tortura e uccisione erano molteplici e le SS si scagliavano soprattutto contro sovietici, anche iniettando dosi di cianuro, e contro giovani lussemburghesi renitenti all’arruolamento nella Wehrmacht.
I prigionieri transitati attraverso Hinzert sono stati 13600, i primi erano lavoratori tedeschi avversi al nazismo, poi internati destinati ai lavori forzati provenienti dai paesi occupati, prigionieri politici specialmente dal Lussemburgo e la Francia, internati dalla polonia e l’unione sovietica. Dal 7 dicembre 1941 diversi prigionieri NN (condannati a morte in attesa di esecuzione) hanno transitato nel campo per poi morire in campi maggiori.
Il 10 dicembre 2005 è stato aperto un memorial nel luogo dove sorgeva il campo, si tratta di un moderno edificio in acciaio con dentro una mostra permanente di fotografie e note sul campo.
DEPORTATI ITALIANI
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Non ci sono evidenze documentate di deportati italiani in questo campo.