

Koldyčevo
Campo Nazista
Luogo: Bielorussia
Tipologia: concentramento
Apertura: estate 1942
Liberazione: 29 giugno 1944
Numero morti: 22.000
Visitabile: no
STORIA
Il campo è stato costruito all’inizio dell’estate del 1942, uno prigioniero sopravvissuto lo descrive come “una triste collezione di edifici in calcestruzzo e fattorie oberate, con grani dilapidati, stalle di animali e capanni per gli utensili”. Il campo era usato per l’internamento di prigionieri di guerra sovietici, partigiani polacchi e bielorussi, ebrei da Gradisce, Dzjatlava, Navahrudak, Stolbcy e Baranavičy, in pochi sopravvivono alle condizioni di vita pietose.
A marzo del 1944 un centinaio di ebrei sono stati in grado di fare un buco nel muro delle baracche, tagliare la recinzione elettrica e scappare nella notte, 24 di loro sono stati catturati gli altri si sono uniti ai Fratelli Bielski (un gruppo di partigiani ebrei polacchi) nella foresta Naliboki.
Il 29 giugno 1944 con le truppe rosse in avvicinamento il campo viene liquidato, i 2000 prigionieri all’interno sono stati fucilati mentre 300 sono stati deportati in Germania.
DEPORTATI ITALIANI
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Non ci sono evidenze documentate di deportati italiani in questo campo.