

Bergen-Belsen
Campo Nazista
Luogo: Germania
Tipologia: concentramento
Apertura: 1940
Liberazione: 15 aprile 1945
Numero morti: 7.000 persone
Visitabile: sì
STORIA
Il campo di Bergen Belsen è stato aperto nel 90 come campo per prigionieri di guerra e rimase così fino al 1943. All’inizio conteneva 600 prigionieri di guerra francesi e belgi, da luglio il numero si alzò vertiginosamente con l’entrata di 20000 prigionieri di guerra sovietici, quasi nessuno di questi ultimi sopravvisse al campo di concentramento, entro la primavera del 1942 14000 prigionieri erano morti per il freddo, la fame e le malattie. Nell’aprile del 1943 è stato aperto un altro campo dove i deportati russi sono stati trasportati per essere eliminati o deportati, i francesi e i belgi invece sono stati trasferiti a Bad Fallingbostel, è rimasto attivo solo un piccolo ospedale per i prigionieri di guerra, dopo il luglio del 1944 il campo di prigionia ospita anche 800 IMI (Internati Militari Italiani). Questo campo è stato smantellato nel ’45 per ampliare il campo di concentramento.
Nell’aprile del 1943 una porzione del campo di prigionia passa sotto il controllo delle SS e diventa campo di concentramento per ebrei, rom, politici criminali e omosessuali. C’era il campo residenziale (Aufenthaltslager) e il campo di detenzione (Häftlingslager).
Il campo residenziale era stato concepito come campo di prigionia per gli ebrei che dovevano essere scambiati con gli internati tedeschi all’estero, erano ebrei con passaporto straniero che rispondevano alla Convenzione di Ginevra oppure semplice “merce di scambio”. In questa sezione del campo sono state costruite nel tempo4 sottosezioni: il campo speciale, il campo neutrali, il campo stella e il campo ungherese. Il primo gruppo di 2300-250 ebrei raggiunge il campo speciale (Sonderlager) dalla polonia nel luglio del 1943, il 21 ottobre 1800 di loro sono trasferiti ad Auschwitz dove saranno sterminati, altri due piccoli gruppi partiranno dopo qualche mese verso lo stesso destino. Il Neutralenlager (il campo neutrale) ospitava centinaia di ebrei cittadini di nazioni neutrali e tra il 3 e il 7 febbraio del 1944 365 prigionieri sono stati rilasciati e consegnati alle autorità spagnole. Lo Sternlager (il campo stello) formato il 15 settembre del 1943 ospitava gli ebrei destinati al lavoro coatto, non indossavano un uniforme ma vestiti con la stella di David, piccoli gruppi di questi sono stati usati come merce di scambio. Lo Ungearnlager (il campo ungherese) è stato creato per ospitare più di 1600 ebrei ungheresi, il 18 agosto a 300 di loro è stato concesso raggiungere la Svizzera in cambio di pagamento, i rimanenti sono partiti, con le stesse condizioni, il 4 dicembre. Pochi giorni dopo sono stati deportati altri 4200 ebrei ungheresi per i quali non è stato raggiunto alcun accordo.
A dicembre del 1944 un’infermiera ebra è riuscita a convincere le autorità a costituire una casa dei bambini (kinderbaracke) che fino alla liberazione ospitò, in maniera relativamente protetta, tre gruppi di bambini provenienti dall’olanda, Slovacchia. Polonia, lì vi trovano rifugio un centinaio di bambini con meno di 14 anni e un gruppo di donne incinte. A gennaio del 1945, a causa del costante afflusso di prigionieri, inizia il progetto di smantellamento del campo iniziale e viene inglobato nel campo di concentramento. Negli ultimi mesi la situazione non era più sotto il controllo delle autorità: i prigionieri dall’est erano sempre di più e in condizioni sempre più precarie, il numero crebbe di circa 50000 in poco meno di quattro mesi. Il sovraffollamento ha casato il completo collasso della logistica, non c’era cibo o acqua, la situazione igienico-sanitaria precipitava e il numero di morti per malattia e inedia aumentava esponenzialmente: in un mese il numero di morti è cresciuto da 7000 a 18000 persone.
Il 15 aprile del 1945 la 11° divisione dell’esercito britannica entra nel campo di Bergen Belsen. Davanti gli si para uno spettacolo osceno: 60000 prigionieri moribondi e gravemente ammalati e migliaia e migliaia di corpi insepolti accatastati all’interno e nei pressi del campo. Le strutture saranno bruciate dagli inglesi per combattere l’epidemia di tifo che stava decimando i deportati, ci sono volute settimane per riportare la situazione sotto controllo ma in questo periodo sono morte altre 13000 ex prigionieri, il 21 maggio con una cerimonia speciale sono state distrutte le ultime baracche.
La liberazione di Bergen Belsen ha avuto risonanza in tutta l’opinione anglofona e le immagini dei ritrovamenti hanno fatto il giro del mondo svelando la verità dei campi nazisti accompagnati dalle testimonianze e interviste raccolte dai prigionieri.
Il luogo è aperto al pubblico, è stato costruito un monumento e la Casa del Silenzio per riflettere e ricordare gli eventi dell’Olocausto.
DEPORTATI ITALIANI
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Voi che vivete sicuri nelle vostre tiepide case, voi che trovate tornando a sera il cibo caldo e visi amici: considerate se questo è un uomo.
- Primo Levi
VITTIME
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Cesare Di Segni
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Leopoldo Di Segni
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Carlo Viterbo
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Maria Viterbo
SOPRAVVISSUTI
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Angelo De Faveri
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Francesco Paolo Grasso
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Primo Levi
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Anna Livia Luzzatto
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Oscar Marsili
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Michele Montagno
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Giorgio Nissim
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Sofia Nissim
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Gino Parin
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Frieda Salvetti
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Eugenio Zolli