

Berg
Campo Nazista
Luogo: Norvegia
Tipologia: internamento, smistamento
Apertura: 1941
Liberazione: 9 maggio 1945
Numero morti: ignoto
Visitabile: sì
STORIA
Il campo è stato fondato nel 1941 su iniziativa dell’Unione Nazionale (il ministro della giustizia norvegese, del sindaco di Tønsberg e il capo dello Hird) e la sua costruzione non è mai stata completata. Il piano di costruzione è stato approvato dal Ministero degli interni e il campo è stato nominato da un militare e politico norvegese come promessa di locazione per i dissidenti politici, citando: sarebbe stato creato un pollaio anche per gli oppositori. I nazisti stessi non vedevano di buon occhio la creazione di questo campo, era gestito interamente dai norvegesi sotto il controllo del ministero dell’interno, la costruzione era affidata ai prigionieri ebrei che lavoravano sette giorni alla settimana su turni di dodici ore.
I primi internati sono stati sessanta ebrei maschi il 26 ottobre 1942 e sono stati messi in un campo non ultimato in cui le baracche erano prive di isolamento termico, servizi igienici, letti e mobilio. In meno di due giorni il numero è salito a 350. Le guardie del campo avevano il diritto di fucilare chi tentava la fuga e di uccidere dieci persone scelte tra i compagni di prigionia o familiari dei fuggitivi. La Croce Rossa locale ha tentato di fornire assistenza ai prigionieri, senza successo.
Dopo la deportazione ebrea il campo ha ricevuto molti prigionieri politici e personalità del mondo scientifico e le condizioni di vita, già precarie, subirono un peggioramento radicale con scoppio di epidemie dovute alla mancanza di igiene.
I prigionieri transitati a Berg sono stati 847.
DEPORTATI ITALIANI
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Non ci sono evidenze documentate di deportati italiani in questo campo.