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Varsavia

Campo Nazista

Luogo: Polonia



Tipologia: concentramento



Apertura: 19 luglio1943



Liberazione: 17 gennaio 1945



Numero morti: 5.000 persone



Visitabile: no

STORIA

Nel febbraio del 1943 Himmler ordina che gli ebrei di Varsavia siano piazzati in un campo e forzarti a demolire il ghetto della città ma la rivolta all’interno ha fatto saltare i piani del generale, dopo la rivolta gli ebrei sopravvissuti sono stati deportati nei campi di Lublino, Treblinka, o uccisi sommariamente sul posto. Il 19 luglio del 1943 il camp di Varsavia viene aperto ufficialmente ma gli ebrei presenti non erano di Varsavia ma prevenivano da tutt’Europa. Sono stati imprigionati circa 10000 persone. Tra agosto e novembre del 1943 sono arrivati quattro convogli da Auschwitz con 3683 prigionieri, altri (circa 5000) sono stati deportati dall’Ungheria a maggio del 1944.

 

Sono state quattro le ditte edili incaricate a lavorare nel ghetto usando la forza lavoro ebraica, nell’aprile del ’44 il campo diventa un sottocampo di Majdanek. Il compito principale dei prigionieri ritorna ad essere quello di demolire gli edifici del ghetto e separare i diversi materiali. Per la chiusura del capo era stata demolita un’area pari a 10km2, raccolti 3 milioni di mattoni, 6000t di rottami, 1600t di ferro e 805t metalli non ferrosi. Il lavoro forzato in condizioni disumane aveva richiesto un enorme tributo di vite umane per la realizzazione. Nel 1944 un’epidemia di tifo colpì il campo e per marzo il 75% dei prigionieri era morto.



Si prevedeva la chiusura del campo ad agosto del 1944 ma la rapida avanzata dell’Armata Rossa ha fatto anticipare l’evacuazione di un mese. Il 28 luglio 4500 prigionieri sono stati forzati a intraprendere la marcia della morte verso Kutno, prima di partire 200 dei prigionieri più debilitati sono stati uccisi nel campo. 300 prigionieri sono rimasti volontari per smantellare il campo liberati oltre che i prigionieri della prigione di Pawiak dalle forze polacche il 5 agosto del 1944 per una rivolta in corso, l’insuccesso della rivolta ha fatto fuggire i sopravvissuti nei bunker e sono stati liberati o 17 gennaio del 1945 dall’Armata Rossa.

 

Ad oggi a Varsavia il campo non è più visitabile, sul terreno del ghetto sorge un museo dal 2015 che racconta la storia degli ebrei polacchi.

DEPORTATI ITALIANI

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Non ci sono evidenze documentate di deportati italiani in questo campo.

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