

Leopoli
Campo Nazista
Luogo: Ucraina
Tipologia: lavoro, transito
Apertura: ottobre 1941
Liberazione: novembre 1943
Numero morti: 40.000 persone
Visitabile: no
STORIA
Il campo è stato costruito nel 1941 dai nazisti e combinava diverse caratteristiche tra le tipologie di campo ed è stato distrutto dalle forze naziste a novembre del 1943 con un omicidio di massa che rientrava nel programma del Sonderaktion 1005.
Il numero stimato di prigionieri passati per il campo di Leopoli varia tra 100000 e 120000 persone, per lo più si tratta di ebrei polacchi e sovietici.
Non appena i nazisti occupano la città viene istituito il ghetto e il trasferimento forzato delle famiglie ebree, la polizia ha sparato e ucciso migliaia di anziani e malati durante la traversata del ponte ferroviario noto anche come “ponte della morte” e nel ’42 la polizia nazista inizia la deportazione nel campo di sterminio di Bełżec, ad agosto sono più di 65000 gli ebrei di Leopoli mandati via e uccisi.
A settembre del ’41 le autorità occupanti costruiscono una fabbrica di armamenti che entra a far parte di una rete di fabbriche di proprietà delle SS, gli ebrei impiegati erano sfruttati come schiavi e avevano mansioni nella falegnameria e nella lavorazione dei metalli. Ad ottobre è stabilito il campo di concentramento dove erano imprigionati lavoratori forzati e altri internati. Oltre ad essere un campo di lavoro forzato per gli ebrei il campo era sfruttato come tramite per le deportazioni di massa verso i centri di sterminio nel 1942, gli ebrei erano sottoposti a selezioni simili a quelle dei campi di sterminio: gli idonei rimanevano, gli inabili erano deportati oppure fucilati. A volte nazisti permettevano a piccoli gruppi di andare in città per un giorno, in quell’occasione dissotterravano una Torah nascosta, la tagliavano in pezzi e la introducevano nel campo di nascosto. Dopo la guerra i sopravvissuti hanno assemblato la Torah e adesso la Yanov Torah è conservata in California.
Nel campo di concentramento i nazisti eseguivano torture e uccisioni ma anche esecuzioni musicali. I membri dell’orchestra, la maggior parte prigionieri, suonavano un tango argentino conosciuto come “Plegaria” che in quell’occasione diventava il tango della morte. L’orchestra suonava il brano durante le impiccagioni e durante le torture il foxtrot. Alla vigilia della liberazione i nazisti ordinano a 40 musicisti di formare un cerchio e di suonare, sono stati giustiziati uno ad uno.
Prima dell’avanzata sovietica del novembre del 1943 il comandante del campo organizza il piano di evacuazione e liquidazione. I prigionieri vengono fatti spostare a Prezmyśl e le tracce degli stermini vengono nascoste costringendo i prigionieri ad aprire le fosse comuni e bruciarne i corpi. Il 19 novembre dei detenuti organizzano una rivolta e tentano la fuga, alcuni riescono a fuggire ma la maggior parte rimane catturata e poi uccisa.
Enrico Ciantelli, un militare italiano che lavorava come avvocato, è passato da questo campo.
DEPORTATI ITALIANI
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Non ci sono evidenze documentate di deportati italiani in questo campo.