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2007 - OGGI

TESTIMONIANZE

Le testimonianze che seguiranno sono il frutto di un lavoro di ricerca e riflessione da parte di studenti e studentesse, che hanno avuto l'opportunità di confrontarsi con la storia attraverso il Viaggio della Memoria. Queste voci, giovani ma consapevoli, sono una risposta viva e attiva alla necessità di continuare a ricordare, a riflettere e a imparare da ciò che è stato. Ogni testimonianza è un piccolo ma fondamentale passo verso la costruzione di una memoria collettiva, rispettosa e mai dimenticata.

Viaggio Ebensee - Mauthausen 2007

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#1

« […] Se uno, un giorno, mi chiedesse di tornarci, io accetterei. Sì, sono una persona sensibile, e forse a questo tipo di persone non è adatta una prova del genere; però so quando essere forte. È difficile, lo ammetto, ma se vuole ce la può fare. Nello stesso tempo sono pure molto contenta di avere fatto questo viaggio che mi rimarrà impresso per tutta la vita. »

#2

« […] Guardo ancora, e leggo: “GUAI AI POPOLI SENZA MEMORIA” …hanno ragione. Dopo tutto ciò che ho visto e raccontato a voi concludo con un desiderio, una speranza: spero che i vivi imparino dal destino dei morti. »

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Viaggio Ebensee - Mauthausen 2008

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#1

« […] Non dimenticherò mai quest’esperienza e ciò che mi ha insegnato, le atrocità a cui tutto il mondo ha assistito non devono essere ripetute, dobbiamo dare un significato alla morte di tutte queste persone e non dimenticare. »

#2

« […] Il momento più bello di tutti questi giorni, quello più intenso, è stato l’incontro con un ex deportato polacco, Raimund. Si tratta di un ultraottantenne che ci ha raccontato di quando, a sedici anni, era fuggito da un campo di lavoro nazista in Polonia per finire dalla padella nella brace, ossia a Mauthausen. Era fantastica l’energia che trasmettevano gli occhi di quell’uomo, la grande forza che si avvertiva al suo tocco; credo che dobbiamo continuare a ricordare, senza mai voltarci dall’altra parte, per rispetto anche alle sofferenze enormi di queste persone, che hanno tanta voglia di parlarci di quello che hanno passato proprio perché temono che possa succedere di nuovo. […] »

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Viaggio Ebensee - Mauthausen - Auschwitz 2009

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#1

« […] Poter vedere con i propri occhi i campi di sterminio è stata un’esperienza forte e per spiegarla non basterebbero tutte le parole del mondo, poiché solamente vivendola direttamente si  potrebbe capire ma non basterebbe lo stesso, poiché solamente coloro che un tempo vennero deportati in quei campi sanno cosa significa, mentre per noi resta e resterà per sempre qualcosa di astratto. […] »

#2

« […] Da tutta questa cattiveria non dobbiamo restare impassibili, ma soffermarci e riflettere, pertanto, mi sembra molto significativa questa frase che ho letto al campo di Mauthausen: “Discant viventes” ovvero “Imparino i vivi a trarre insegnamento dal destino dei morti. Solo così il mondo potrà andare avanti dignitosamente e riacquistare il concetto di Humanitas che spesso viene dimenticato e calpestato. […] »

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Viaggio Auschwitz 2010

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#1

« […] La camera a gas ed il suo silenzio che con parole mute mi sussurrava: “Taci”. Ascoltando quel silenzio ho capito cose che non avrei mai capito sui libri. […] »

#2

« Camminando all’interno del campo pensavo quante migliaia di persone avevano percorso questa strada, avevano pianto su questa strada, quand’erano stati separati dai loro cari, madri, dai figli, fratello da sorelle, marito da mogli. »

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Viaggio Dachau - Buchenwald 2012

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#1

« Senza parole, disorientato, è così che mi sono sentito quando sono uscito dai campi di concentramento di Dachau e Buchenwald. Ma ho giurato a me stesso che “Non distoglierò mai lo sguardo”, che nel mio piccolo vigilerò e farò di tutto perché questo non si ripeta. »

Viaggio Bosnia 2012

#1

« La cosa più rilevante è stata, a mio avviso, a presa di coscienza di quello che la guerra provoca in un paese, i danni materiali e le ferite morali […]. Colpisce il grande cuore e l’accoglienza festosa delle persone che mettono a disposizione il poco che hanno […]. »

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Viaggio Ebensee - Mauthausen - Hartheim 2013

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#1

« […] Rileggo tutti i nomi dei partecipanti, cercando di dare un nome a chi se l’è visto negato e cambiato con un numero, se anche voi leggete i nomi di ogni persona, ci troverete dietro qualcosa… l’emozione che hanno avuto per partire, per vedere e cercare di capire. »

#2

« Entrerò nell’associazione, questo viaggio mi rimarrà impresso per tutta la vita. Cito Primo Levi: “Ci siamo accorti che la nostra lingua manca di parole per esprimere quest’offesa, la demolizione di un uomo. […] Nulla è più nostro: ci hanno tolto gli abiti, le scarpe, anche i capelli; se parleremo, non ci ascolteranno, e se ci ascoltassero, non ci capirebbero. Ci toglieranno anche il nome: e se vorremo conservarlo, dovremo trovare in noi la forza di farlo, di fare sì che dietro al nome, qualcosa di noi, di noi quali eravamo, rimanga.”  »

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Viaggio Flossenbürg 2014

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#1

« […] Quando ho visto il forno crematorio mi è venuto un nodo alla gola, mi immagino milioni i ebrei gettati come sacchi di spazzatura dentro ai forni per essere bruciati, e mi saliva un gran senso di infelicità e di colpa, colpa perché mi sentivo inutile a star lì a guardare e basta. […] »

#2

« […] Questo viaggio mi ha reso consapevole dei tragici errori compiuti dall’umanità in un passato molto vicino a noi. Sono molto riconoscente di aver potuto fare questa esperienza e mi sento in dovere di trasmettere ciò che ho capito alle persone che incontro. »

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Viaggio Dachau 2015

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#1

« […] Sembrava di sentire non solo il rumore dei nostri passi, ma anche quelli loro… usciti dal campo ognuno ha lasciato lì una parte di sé […] »

#2

« […] Ora tutto ciò che rimane è il silenzio, rotto solo dai passi delle guide e dai visitatori. E quel silenzio ti gela il cuore. […] »

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Viaggio Auschwitz 2016

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#1

« […] Mi ricorderò del campo freddo, nel quale ristagna solo la morte e la paura che fu guidato da folli senza umanità. »

#2

« […] L’impotenza è stata la mia reazione a quello che accadde tanti anni fa e che non so come affrontare. Quel che è peggio, che ti fa sentire ancor più inutile di fronte a tutto ciò, è che non saprei come fermare qualcuno che avesse intenzione di rifarlo. »

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#3

« […] Per tutti coloro che sono sopravvissuti a quella indecenza, noi siamo, eravamo e saremo sempre qui con tutti loro, così come loro a sua volta saranno sempre qui con noi nei nostri pensieri. [...] »

Viaggio Auschwitz 2017

#1

« […] Ad ogni passo, ogni volta che il piede toccava il suolo si sentiva di più come se le anime delle persone volessero aggrapparsi a noi e uscire da lì, dal posto dove sono state e continuano ad essere intrappolate. […] A volte sembrava di sentire le urla delle persone.  […] »

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#2

« […] Sono sicura che c’era un piccolo lume acceso, che per molti però si è spento all’arrivo del campo. Solo oggi la loro vittoria è stata dimostrata, grazie al ricordo e alla visita dei campi. »

#3

« […] Stamani ho visto un bambino che piangeva [...] vedendo quel bambino ho pensato alla sofferenza di milioni di mamme che non hanno più rivisto i propri figli. »

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