

Krakow-Plaszow
Campo Nazista
Luogo: Polonia
Tipologia: lavoro
Apertura: dicembre 1942
Liberazione: 20 gennaio 1945
Numero morti: 10.000 persone
Visitabile: sì
STORIA
Il campo in origine forniva manodopera coatta a diverse fabbriche militari, tra cui quella di Oskar Schindler, e ad una cava di pietra, era controllato da guardie ucraine, nel gennaio del 1944 alle sue funzioni è stata aggiunta anche quella di campo di concentramento e 600 SS sono state trasferite per il controllo del campo.
Gli ebrei di Cracovia già da marzo del 1941 erano rinchiusi in un ghetto separato dalla città da mura e a marzo del ’43 il comandante del campo ordina il trasferimento di tutti gli abitanti del ghetto nel campo che prima ospitava 2000 prigionieri, con l’aggiunta degli ebrei il numero sale a circa 8000. A luglio viene aggiunta una sezione per i prigionieri polacchi che venivano rilasciati all’estinguersi della pena, nella loro sezione erano presenti anche famiglie zingare comprese di bambini. Nel 1944 i prigionieri permanenti erano circa 24000 di cui 6-8000 ebrei cecoslovacchi.
Il tasso di morte era molto alto, i prigionieri morivano di tifo, fame e altre esecuzioni, il campo era noto per le fucilazioni singole e di massa.
Nel gennaio del 1945 i prigionieri e le guardie lasciano il campo per stabilirsi ad Auschwitz, molti dei sopravvissuti alla marcia della morte sono stati uccisi all’arrivo. Per nascondere i crimini delle unità speciali hanno disseppellito i copri e li hanno bruciati.
Il 20 gennaio del 1945 l’Armata Rossa libera il campo nonostante sia deserto.
Ad oggi è possibile vede sul sito del campo il Monumento dei Cuori Strappati. L’area del campo è trascurata e non ci sono percorsi di visita organizzati. Sulla collina è possibile vedere una croce in commemorazione delle fosse comuni, sono stati conservati i perimetri delle baracche, le camere di tortura, le tracce di strade, la villa del comandante e basi di lapidi dell’ex-cimitero ebraico.
DEPORTATI ITALIANI
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Non ci sono evidenze documentate di deportati italiani in questo campo.